Il 2020 potrebbe aprirsi con un nuovo caro-benzina, per effetto delle quotazioni del petrolio che sono salite ai massimi degli ultimi quattro mesi raggiungendo quota 63 dollari. Lo afferma il Codacons, pronto ad iniziative legali contro qualsiasi rincaro speculativo dei prezzi alla pompa.
Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons spiega che “Al momento i ritocchi dei listini presso i distributori sono minimi ma temiamo, così come avvenuto in passato, una improvvisa ondata dei rialzi dei prezzi per benzina e gasolio, con effetti negativi per le tasche dei consumatori.
Per tale motivo il Codacons sta monitorando i listini dei carburanti e, in caso di aumenti eccessivi, siamo pronti a denunciare i petrolieri alle Procure della Repubblica per il reato di aggiotaggio“.
Ricordiamo infatti che i carburanti venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati nei mesi scorsi, quando le quotazioni del petrolio erano inferiori, e un aumento repentino dei prezzi alla pompa non appare in alcun modo giustificato. Non solo. Una eventuale ondata di rialzi avrebbe effetti negativi anche sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, con rincari dei listini per una moltitudine di prodotti – conclude il Codacons.
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