Fine dei tentennamenti: rimandare ancora la dieta necessaria a rimettersi in forma dopo gli stravizi natalizi non è più consentito dal calendario che, passata anche l’Epifania, richiama all’ordine dei pasti e a una sana alimentazione.
In questo periodo pesantezza, bruciore di stomaco e acidità possono essere le spiacevoli conseguenze delle abbuffate del periodo che adesso possono essere arginate anche con l’aiuto delle spezie caratterizzate da un’azione digestiva molto efficace. Napoli Today ha chiesto un parere al biologo nutrizionista Marty Fierro che ha stilato un elenco delle proprietà di alcune di loro, da consumare aggiungendole ai piatti oppure da sole, sotto forma di infusi o tisane.
ANICE. A questa spezia vengono attribuite proprietà spasmolitiche e inibenti i processi di fermentazione intestinali. Queste attività sembrano legate alla capacità di rilassare la muscolatura liscia dell’intestino, regolarizzando nello stesso tempo la motilità. L’anice possiede, inoltre, una blanda azione antinfettiva sull’intestino, ed è adatta a persone che hanno problemi all’apparato digestivo: è capace, infatti, di ridurre il meteorismo intestinale, le eruttazioni e la flatulenza, oltre ad agire sul gonfiore. È indicata anche a chi soffre di colon irritabile.
LIQUIRIZIA. Questa spezia ha un’azione digestiva, diuretica, antinfiammatoria, espettorante e protettiva della mucosa gastrica. E’ indicata per combattere la tosse, il mal di gola, il catarro e l’acidità gastrica. Esercita anche una blanda funzione lassativa. Chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue.
CARDAMOMO. Tra le sue virtù benefiche c’è la capacità di aiutare la digestione, curare il mal di stomaco e lenire i problemi intestinali. Viene utilizzata per trattare problemi alle vie urinarie ma anche per tosse, influenza e raffreddore oltre che per disturbi di tipo circolatorio come le emorroidi. Questa spezia si rivela ottima anche contro il mal di denti e le infiammazioni alle gengive. Tra le proprietà del cardamomo c’è poi quella di essere una spezia bruciagrassi: i semi di queste bacche avrebbero, infatti, proprietà snellenti in quanto andrebbero ad accelerare il metabolismo del corpo.
SEMI DI FINOCCHIO. Questa spezia è spesso usata per trattare numerosi disturbi digestivi, tra cui il bruciore di stomaco, il gas intestinale, il gonfiore. I semi hanno effetti antispasmodici e possono aiutare a trattare altri disturbi dell’apparto gastrointestinale, come la sindrome del colon irritabile.
TARASSACO. E’ una spezia utilizzata in casi di problemi digestivi e di insufficienze epatica e biliare, di disturbi del funzionamento della cistifellea, epatite e cirrosi. Le sue radici e le sue foglie sono ricchissime di potassio, il quale favorisce il drenaggio e l’eliminazione dei liquidi in eccesso, contrastando la ritenzione idrica e purificando le vie urinarie. Gli estratti di radice possono essere utili anche contro la stitichezza cronica.
Fonte: Benessere Today
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