S’intitola “Spazio per genitori efficaci” il corso di formazione sulle competenze genitoriali che, gestito dall’associazione “Il Favo”, rientra fra le attività del tavolo tecnico istituito per la prevenzione e il contrasto del disagio giovanile. Il corso, che si svolge all’istituto “Maria Ausiliatrice” (in via Portosalvo 10) e si articola in sei appuntamenti, comincerà mercoledì 19 febbraio, alle 17, con l’incontro sul tema: “Ogni nome ha la sua storia”, relatrici Maria Concetta Bologna, esperta in dinamiche familiari e adolescenziali, mediatrice e formatrice accreditata Aimef, in conflitti familiari, fra pari e penali, e la pedagogista Sara Vassallo.
Gli altri appuntamenti, tutti con le stesse relatrici, sono fissati il 27 febbraio (“Genitori allo specchio”), il 12 marzo (“Dirlo senza parole…”), il 18 (…Ma sapere le parole per dirlo) e 26 marzo (“Genitori e figli, agitare prima dell’uso”) e l’8 aprile (“Genitori per sempre: la pratica collaborativa nelle separazioni e nei divorzi”).
L’associazione “Il Favo” si occupa da oltre vent’anni di minori. “Il nostro contatto quotidiano con il mondo degli adolescenti – si sottolinea dall’associazione – ci ha portato a considerare indispensabile l’attivazione di uno spazio di confronto, un palestra di idee che possa facilitare il dialogo fra il mondo adulto e quello degli adolescenti, attraverso una migliore comprensione delle problematiche che il minore si trova ad affrontare in questo particolare periodo della propria vita”.
Il tavolo tecnico, costituito su iniziativa del vicesindaco con deleghe al Welfare e alle Politiche scolastiche, Concetta Mancuso, e dell’assessore alle Politiche giovanili Antonino Montemagno, è formato dai rappresentanti di tutti gli enti e organismi a vario titolo competenti, dalla Diocesi, alla magistratura, alle forze dell’ordine, ai servizi sanitari, alle scuole, alle associazioni giovanili, e si propone, attraverso un ventaglio di attività, di fronteggiare il disagio giovanile nelle sue molteplici sfaccettature.
Avviati o in programma: la raccolta dei dati su tossicodipendenze e alcoldipendenze, sui casi di bullismo, di videodipendenza, di suicidio e tentato suicidio; la mappatura delle diverse esperienze per conoscere più da vicino enti e associazioni che si occupano del disagio; una serie di attività di formazione che coinvolgano genitori, insegnanti e altri educatori; l’apertura di sportelli di supporto psicologico nelle scuole e anche di sportelli telematici, che riducano eventuali difficoltà d’approccio da parte dei ragazzi; laboratori vari; la creazione di un centro cittadino aggregativo, ma anche il potenziamento dei centri di accompagnamento educativo per i minori e degli oratori parrocchiali. Cominciato pure, in questo contesto, il progetto “Ciak, si cresce” che, promosso dall’associazione “Viva la Vida” e adottato dal Comune, presta un’attenzione particolare alle problematiche del bullismo, del cyberbullismo, delle dipendenze e della sessualità, proponendo la realizzazione di cortometraggi che saranno successivamente premiati.
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