Collocato, al centro della piazza del Municipio, nell’ambito dei lavori di ripavimentazione, il pannello circolare in pietra lavica ceramizzata con i decori della tradizione, realizzato dagli studenti del liceo artistico che, come ribadito dal sindaco Gino Ioppolo, “rappresenta una scelta di bell’impatto, ma temporanea, in attesa delle soluzioni definitive che saranno adottate dopo il concorso di idee che sarà indetto per adornare la piazza anche con la presenza di una fontana”.
Intanto sono stati ultimati gli interventi concretizzatisi nella pavimentazione degli spazi in prossimità delle vie Vittorio Emanuele e Duomo. La riapertura al transito dei veicoli della via Vittorio Emanuele è, quindi, questione di poco. “La via Vittorio Emanuele – informa l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Caristia – rimarrà chiusa soltanto per qualche giorno ancora, per consentire il perfetto indurimento del materiale di sottofondo. Poi potrà essere riaperta, comportando l’atteso ritorno alla normalità”.
L’Amministrazione ha, per il momento, deciso la sospensione dei lavori nella piazza, che saranno ripresi subito dopo il periodo pasquale, estendendosi al resto, vale a dire interessando la via Principe Amedeo e giungendo sino alla zona immediatamente sottostante la Scala di Santa Maria del Monte. “Avremmo voluto che si completassero entro Pasqua per consegnare alla città la piazza in tutta la sua suggestiva bellezza – sottolinea il sindaco – Ma alcune considerazioni, legate in particolare alla complessità del sistema dei sottoservizi lungo la via Principe Amedeo, ci hanno indotto a sospendere i lavori, che riprenderanno subito dopo Pasqua per essere completati entro la fine di maggio”. Nelle settimane che separano dalla ripresa degli interventi la piazza sarà, pertanto, fruibile.
Le opere che riguardano la Piazza del Municipio, “cuore” del centro storico riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità, comportano un investimento complessivo di 574mila euro, acquisiti tramite un finanziamento del Piano azione coesione, e consistono nella ripavimentazione con pietra lavica e inserti di pietra bianca, che si rifà a quella dell’attigua Corte Capitaniale, e nel rifacimento dei sottoservizi delle reti pubbliche.
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