*Piano di Zona 2019-2020 a favore delle fasce più deboli: dopo le integrazioni*
*le risorse superano il milione di euro*
Dopo le integrazioni della Regione siciliana, le risorse previste per il Piano di Zona 2019 – 2020 del Distretto socio – sanitario D13 a favore delle fasce più deboli della popolazione si accrescono, passando da 789mila euro a 1.002.343,16 euro. I Comuni interessati (il Distretto comprende Caltagirone quale capofila, Grammichele, Vizzini, Mirabella Imbaccari, Mineo, San Michele di Ganzaria, Mazzarrone, San Cono e Licodia Eubea) hanno pertanto approvato (o stanno per approvare) una nuova deliberazione che tiene conto delle somme adesso a disposizione. E’ il caso di Caltagirone che, con provvedimento della Giunta municipale, ha dato il via libera al nuovo Piano, con la seguente ripartizione delle risorse per il biennio: 415.621,96 euro per l’area Infanzia e Adolescenza; 162.746,38 per il rafforzamento del sistema socio – sanitario; 383.141,61 destinati alle aree povertà, anziani e disabili, 19.976,62 all’assistenza tecnica e 20.856,59 al potenziamento della struttura amministrativa.
Fra le iniziative previste rientrano: l’inclusione socio-lavorativa, le attività socializzanti e ricreative per i disabili; l’educativa domiciliare a sostegno delle famiglie “difficili”, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione e centri di accompagnamento educativo e supporto alla frequenza scolastica; l’assistenza domiciliare agli anziani, il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e il servizio di mediazione linguistica e culturale. Rispetto al passato, cifre più consistenti saranno spese a favore dei minori, ma anche gli anziani avranno congrue attenzioni. “Le categorie dei beneficiari – sottolinea l’assessore Concetta Mancuso – sono le più fragili e, in questo contesto, particolare attenzione viene riconosciuta ai minori. Quella che investe i più giovani, infatti, è anche nel nostro territorio un’emergenza, che siamo impegnati a prevenire e fronteggiare“. Si continua a lavorare con risultati tangibili, riconoscendo come prioritari gli interventi per combattere il disagio. In questo quadro, si conferma determinante, per una sempre maggiore efficacia delle azioni in campo, la forte sinergia creatasi fra amministrazioni, volontariato e altre espressioni del terzo settore”.