Pre-triage telefonico, secondo triage in presenza, procedure interne codificate. Si sono riorganizzate così le Unità operative di medicina Trasfusionale di Caltagirone e Paternò per garantire i necessari livelli di sicurezza per la donazione di sangue e appropriate misure di sorveglianza sui donatori. L’Asp di Catania, con la sinergia dell’Avis di Caltagirone e del Gdvs di Paternò, ha definito una specifica procedura che è raccomandata dal Centro nazionale sangue perché offre garanzia di sicurezza per tutti i soggetti coinvolti: donatori, operatori, pazienti I donatori vengono selezionati e sottoposti a triage in due distinti momenti: un primo triage è effettuato per telefono, al momento della prenotazione o della convocazione; l’altro in fase di accoglienza, momento nel quale attraverso la rilevazione della temperatura corporea e dei parametri vitali vengono ammessi solo quanti sono in perfette condizioni di salute.
Fino ad ora, nei due servizi aziendali di medicina trasfusionale, non sono state registrate importanti flessioni nelle donazioni. È un dato rassicurante dovuto all’impegno dei volontari e degli operatori sanitari ai quali la Direzione aziendale dell’Asp di Catania “rivolge sentimenti di gratitudine”. L’invito rivolto ai donatori è quindi di continuare a donare sangue, seguendo le regole, prenotando la donazione, contattando il centro trasfusionale o la propria associazione per evitare cosi assembramenti all’interno delle sale d’attesa e garantendo una programmazione continua e costante in modo da mantenere inalterate le scorte di sangue.
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