“Proteggi la tua Caltagirone, fa’ che presto la tua gente ritorni con piena dignità a costruttiva dedizione alle ordinarie attività di lavoro e di vita quotidiana, come sempre è avvenuto nel corso dei secoli. Dona a ogni cittadino e all’intera comunità la capacità di affrontare con coraggio, responsabilità, senso di solidarietà e fiducia nell’avvenire questa terribile tragedia”.
Il sindaco Gino Ioppolo ha così concluso il proprio intervento durante la cerimonia dell’Atto di affidamento di Caltagirone al suo patrono, San Giacomo, svoltasi stamani nella Basilica omonima. Il rito, svoltosi in una chiesa deserta (come imposto dalle prescrizioni in materia di Coronavirus), è stato celebrato dal parroco, don Nicola Vitale, alla presenza dei componenti della Giunta municipale, del presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone e del priore per la Sicilia della Confraternita di San Jacopo di Compostella, Massimo Porta. Si è chiuso con la benedizione della reliquia del patrono, a cui gli abitanti di Caltagirone si sono rivolti più volte nei periodi più bui della loro storia per essere sostenuti.
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