Roberto Strano è un fotografo professionista che vive e lavora a Caltagirone ma è un cittadino del mondo. “Nascere in Sicilia – dice a La Sicilia – è un privilegio e forse anche una maledizione. E come tale, te la porti dentro, te la porti nel modo di guardare, di pensare, di fotografare e contemporaneamente cresci con la consapevolezza che quando sarai adulto, per avere fortuna, probabilmente dovrai andar via”. Ha appena pubblicato il suo ultimo libro “Compagni di viaggio. Fotografi siciliani sparsi nel mondo” edito da Postcart.

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Un libro nato dopo anni di esperienza professionale, proprio come spiega lui stesso “Negli anni passati, – spiega – più scattavo immagini sui fotografi di origine siciliana nel mondo e più prendeva piede dentro di me l’idea di realizzare un libro con un obiettivo preciso: raccontare me stesso attraverso le foto, raccontare i miei e i loro sogni, ma soprattutto le loro storie, anche di emigrazione”. Sapientemente è riuscito a cogliere con i suoi scatti e alcuni testi i ritratti dei più grandi fotografi siciliani conosciuti durante il suo percorso professionale: Scafidi, Sellerio, Leone, Scianna, Battaglia, Zecchin, Minnella, D’ Amico, Chiaramonte, Glaviano, Giaccone, Caleca, D’ Agata, Palazzolo, Roma, Zacchia, Pasqualino, Leonardi, Giglio, Tornatore e Gentile.

Tutti gli scatti sono in bianco e nero. Una vera e propria scelta stilistica, che denota anche una filosofia personale. Numerose le sue esperienze in Italia e all’ estero, collabora con le più grandi agenzie fotogiornalistiche, è anche docente, curatore della fotografia di film e protagonista del film documentario di Piero Sabatino “La pelle della bellezza.

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