Il sindaco Ioppolo sul “Gravina”: “Ok la decisione dell’Asp di bandire concorsi esclusivamente dedicati al reclutamento di personale nell’ospedale di Caltagirone, ma ora servono i fatti perché le misure – tampone non bastano”. Iniziativa nazionale per rivedere il numero chiuso nelle facoltà di Medicina.
“La visita del direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, all’ospedale <Gravina>, con gli impegni assunti e le iniziative avviate, va salutata positivamente, così come il suo annuncio che tornerà nella nostra città fra tre settimane per verificare lo stato di attuazione delle azioni messe in campo. In questo quadro, la decisione dell’Asp di bandire concorsi esclusivamente dedicati al reclutamento di personale nel nostro nosocomio, tenendo quindi nella più ampia e giusta considerazione le sue specifiche necessità, costituisce un obiettivo significativo e a lungo sollecitato da me e, in un recente incontro, anche dal deputato regionale Giuseppe Compagnone”.
Così il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo sull’incontro avuto dal manager dell’Asp etnea con i “vertici” e i primari del “Gravina”, nel corso del quale sono stati puntati i riflettori sulle gravi carenze negli organici dei medici del Pronto soccorso, degli anestesisti e degli ortopedici.
“La maggiore e più attenta presenza del direttore generale – aggiunge Ioppolo – è un fatto che accogliamo con grande favore e che dimostra come l’ospedale di Caltagirone sia considerato strategico nella politica sanitaria dell’Asp. Ovviamente, agli impegni presi devono seguire i fatti concreti. Gli interventi strutturali e le teoriche potenzialità di espansione dell’offerta sanitaria, da sole, non bastano. Ci vogliono ancora uomini e mezzi. Mentre questi ultimi sono stati di recente potenziati, il personale soffre invece di carenze ormai intollerabili, sulla soluzione delle quali si deve concentrare ogni sforzo. Nel frattempo e nell’immediato l’aumento del numero dei medici per il Pronto soccorso, anche con l’apporto di personale impegnato nei reparti, è una misura – tampone che non può prescindere dall’immissione in ruolo di altri medici”.
Il sindaco si farà portatore di un appello “affinché il Governo nazionale riveda, alla luce dei dati attuali, l’opportunità di mantenere a numero chiuso l’accesso alle facoltà di Medicina e adotti precisi criteri per l’orientamento dei giovani laureati verso le specializzazioni”.