Singolare iniziativa del centro SAI/Siproimi del progetto “Vizzini Msna” di Mineo, gestito dalle Cooperative “Opera Prossima” s.c.s. e “San Francesco” s.c.s. che ha coinvolto i menenini che abitano nel popoloso quartiere di Via Ducezio, non lontano dalla piazza principale della città, che hanno deciso di aderire a questa iniziativa, grazie alla quale sono stati esposti i “lenzuoli bianchi della Legalità”, per ricordare la strage mafiosa di Capaci del 23 maggio 1992, in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Infatti, tale idea ha riscosso favorevolmente l’attenzione, il sostegno e la partecipazione dei vicini del centro SAI/Siproimi del progetto “Vizzini Msna ” di Mineo, che ha proprio sede in via Ducezio 19, ma anche di altri residenti dello stesso quartiere che hanno colto in pieno lo spirito di questa proposta, mettendo sui propri balconi i “lenzuoli bianchi della Legalità, quale simbolo di ribellione ad ogni logica mafiosa”. L’iniziativa svoltasi ieri, martedì 25 maggio, dalle ore 10 alle ore 18, è stata caratterizzata anche da un’attività laboratoriale svolta dai minori ospiti del centro, in occasione della quale hanno prodotto cartelli e fotografie per “testimoniare che essere uniti, tutti insieme, in questa lotta contro la mafia e l’illegalità, é un segno di speranza e di giustizia”.
“La Legalità è un bene che va preservato” era uno dei tanti messaggi che i minori del SAI di Mineo hanno inteso “rivolgere in particolar modo ai più giovani, che devono conoscere e ricordare il sacrificio non solo di magistrati di assoluto valore, come sono stati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed altri ancora, ma anche di quanti hanno perso la propria vita”. Gli stessi menenini che hanno contribuito a tingere di “bianco” i balconi di via Ducezio hanno detto di averlo fatto perché questi “martiri della mafia hanno avuto solo la colpa di aver combattuto per noi e per questo vanno ricordati come lezione di vita: grazie Giovanni Falcone e Paolo Borsellino! Detto col cuore, vale più di mille parole. E siamo grati a chi, del Progetto SAI Vizzini Minori, ci ha coinvolti in questa iniziativa.”
L’iniziativa di ieri, a Mineo, segue quelle che si sono svolte domenica negli altri centri SAI/Siproimi del progetto “Vizzini Ordinari “, gestiti dalle Cooperative “Opera Prossima” s.c.s. e “San Francesco” s.c.s., come è accaduto anche a Vizzini, tanto da riscuotere il consenso del sindaco Vito Cortese il quale ha ricordato che “a Vizzini abbiamo posto un dono floreale nel monumento dei caduti che hanno dato la loro vita per garantire la nostra democrazia e la libertà. In questo momento è importante che la gente ricordi i sacrifici che sono stati fatti per la libertà che va difesa. Le iniziative culturali, teatrali, storie che diano consapevolezza del vissuto della gente. Pensando a questo momento di emergenza sanitaria, alle guerre e a tutto quello che sta succedendo nel mondo, bisogna trovare un’ispirazione di solidarietà e di valori che possano consentire all’uomo di essere degno di vivere”.
Parole di soddisfazione su quanto realizzato dagli ospiti dei centri sono state espresse anche dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Vizzini, Mariarosa Biondo: “Sono contenta che anche a Vizzini, grazie all’iniziativa promossa dagli ospiti del progetto SAI, il maggio sia stato un giorno vissuto all’insegna della legalità,della memoria e di lenzuola bianche appese alle finestre per commemorare Falcone, Morvillo, Schifani, Dicillo, Antonio Montinaro e tutte le vittime innocenti di mafia. E’ importante non dimenticare e ricordare chi ha dato la vita per distruggere questo cancro che da anni ci affligge. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa e soprattutto gli ospiti del centro Siproimi che hanno manifestato solidarietà e vicinanza nei confronti della nostra storia e delle nostre vittime. Sono fermamente convinta che la Legalità debba essere il valore fondante su cui basare le piccole- grandi azioni quotidiane, non dimentichiamolo.”