Progetto “No Neet” contro disagio giovanile. Studenti Liceo artistico di Caltagirone consegnano pannelli a Neuropsichiatria infantile

CALTAGIRONE – Si chiama “No Neet – Il principale problema che ha la scuola sono i ragazzi che perde” il progetto finanziato dal “Fondo per il contrasto della povertà educativa” e portato avanti, a Caltagirone, dall’associazione “Il Favo” che ha attivato servizi gratuiti nel territorio, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Maria Montessori”, con l’Istituto superiore “Bonaventura – Secusio”, con l’Eris e La Città dei Ragazzi “Don Luigi Sturzo”. Nell’ambito di tale progetto, martedì 8 giugno, alle 10.30, nei locali al terzo piano dell’immobile Asp di piazza Marconi, all’Unità operativa di Neuropsichiatria Psicologia infanzia adolescenza (Uonpia) di Caltagirone saranno donati e consegnati tre pannelli realizzati dagli studenti del Liceo artistico (guidati dalla docente Fabiola Pampallona), utilizzando diverse tecniche decorative, dalla ceramica al disegno su tela. Interverranno la dirigente del Servizio, Marianna Ragusa, l’assessore comunale al Welfare e dirigente del “Secusio”, Sabrina Mancuso, il presidente dell’associazione “Il Favo”, Filippo Pizzo, e una rappresentanza del laboratorio di cucina dell’Eris che si occuperà di organizzare un piccolo rinfresco come segno dell’attività svolta quest’anno.
Le attività sono aperte anche ad altre realtà scolastiche e associative e 7 sono le azioni in cui si articola l’iniziativa, la cui durata è stata prorogata fino al marzo 2022: “Caronte”, che consiste nell’accompagnamento nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore e da quest’ultima all’università e al mondo del lavoro; Educativa territoriale, che si concretizza in attività di aggregazione e socializzazione che permettano ai minori di mettersi in gioco, confrontarsi e riflettere; Genitori Partner, con l’attivazione di uno spazio di confronto e mediazione per facilitare il dialogo tra il mondo adulto e quello degli adolescenti e la creazione, in collaborazione con la Casa circondariale di Caltagirone, di un apposito spazio per i colloqui fra i detenuti e i propri figli; “”Help Me”, che si traduce nel supporto allo studio in orario pomeridiano per il recupero del “gap” scolastico; “Insieme senza paura”, attraverso incontri di riflessione e laboratori pratici per prevenire fenomeni di violenza; “Laborando”, per sviluppare la creatività e la manualità dei giovani apprendisti; “Stand Up”, con la presa in carico di nuclei familiari multiproblematici.

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