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A Catania una grotta “stupefacente”. Intervento dei Carabinieri

redazione caltagirone

A Catania una grotta “stupefacente”. Intervento dei Carabinieri

venerdì 03 Settembre 2021 - 13:24
A Catania una grotta “stupefacente”. Intervento dei Carabinieri

I Carabinieri Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato catanese di 47 anni, percettore del reddito di cittadinanza, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, sfruttando quel terreno abbandonato di viale Tirreno, all’interno del quale insistono un rudere e una piccola grotta naturale in pietra lavica, proprio in quest’ultima cavità aveva creato una sorta di laboratorio dove nascondeva e confezionava le dosi di marijuana che successivamente piazzava nei pressi della propria abitazione, ubicata a poche centinaia di metri dal sito.
A scombinare la vita tranquilla dello spacciatore ci hanno pensato i militari della Squadra Lupi i quali, seguendone le mosse da diversi giorni, avevano intuito che il frutto del duro lavoro del sospettato potesse trovarsi proprio all’interno di quel fondo agricolo abbandonato. Difatti, alle prime ore del mattino, il 47enne, presentatosi a bordo di una moto di grossa cilindrata, con fare alquanto avveduto ha parcheggiato il mezzo nella vicina via Enzo Maganuco, per poi recarsi a piedi dinanzi l’inferriata posta a protezione del terreno e scavalcarla. Sceso verso la grotta, coperta dalla fitta vegetazione e comunque non visibile dalla strada anche per il notevole dislivello rispetto al viale Tirreno, vi si è intrattenuto fino all’arrivo a sorpresa dei militari che, guidati anche dal prezioso fiuto del pastore tedesco “King”, lo hanno bloccato e trovato in possesso di 111 dosi di marijuana “skunk”, 3 bilancini di precisione, nonché del materiale comunemente utilizzato dai pusher per confezionare le dosi di stupefacente da porre in commercio.
La droga e il materiale sono stati sequestrati, mentre l’arrestato è stato relegato ai domiciliari così come deciso dal giudice in sede di udienza per direttissima.

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