“Elezioni amministrative in Sicilia: non è il giudizio di Dio, ma qualcosa su cui ragionare ci arriva, no? Non una: tre cose, per me. La prima è che si vince senza apprendisti stregoni, quelli che le coalizioni le fabbricano collezionando bandierine e ceto politico (pure di centrodestra, che ci frega?!). Si vince se si condivide una visione, un’idea di governo, qualche straccio di valore, non solo un’ambizione.
La seconda cosa: si vince con i candidati giusti. Che non vuol dire piacioni bensì autorevoli per storia, faccia, autonomia e idee. Vedi Caltagirone e Vittoria e Favara (dove si vincerà al secondo turno). Infine si vince quando si gioca, quando ci si misura subito senza nascondersi dietro le meline romane”. Così Claudio Fava, leader dei Cento passi, commenta in un post sui social il risultato delle Amministrative in Sicilia.
“Roccuzzo, Palumbo e Aiello si sono candidati un anno fa, e i risultati sono arrivati – aggiunge Fava -. Altri ragionamenti, prudenze, rinvii, tatticismi, invasioni di campo ed eserciti forestieri servono solo a perdere. Pure a risiko”.