Transizione energetica: finora nessun riscontro, Confcommercio Sicilia scrive a presidente Schifani

“Il fotovoltaico risulta un abilitatore chiave della transizione energetica per tutto il Sistema Paese e può portare a dei benefici tangibili per le imprese, anche quelle più piccole, già grazie all’autoconsumo fisico dell’energia prodotta. Su questo aspetto stiamo cercando di intavolare un confronto con il Governo regionale e, in particolare, con il presidente Schifani che, però, rispetto agli impegni assunti a suo tempo, durante la campagna elettorale quando è stato ricevuto nella nostra sede regionale e ha illustrato i propri programmi e i propri progetti anche riguardo a questo aspetto, sembra non voglia dare seguito a un confronto con un corpo intermedio come il nostro che rappresenta le esigenze di migliaia di imprese del settore dei servizi in tutta l’isola”.
E’ quanto afferma il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, evidenziando il silenzio assordante, riguardo a questo ma anche ad altri temi, che arriva da palazzo d’Orleans. “Il percorso di transizione, lo sappiamo – continua Manenti – è ormai inarrestabile a livello globale. Da un sistema elettrico basato sulla produzione di energia concentrata in pochi grandi impianti, generalmente alimentati da fonti fossili, si sta progressivamente passando alla generazione distribuita, ossia la produzione diffusa di energia attraverso numerosi impianti di piccola taglia, alimentati da fonti rinnovabili, vicini al consumatore finale. Non vorremmo, però, che l’attenzione fosse solo concentrata sui grandi impianti quando, invece, con le comunità energetiche si assolverebbe a un aspetto sociale rilevante che, in questo momento storico, assumerebbe ancora maggiore rilevanza.
Un rovesciamento di prospettiva, che passa dall’energia centralizzata, programmabile e verticalmente integrata, a un’energia distribuita, intermittente e integrata orizzontalmente, che si basa sulla figura del prosumer, ovvero un utente che è al contempo produttore e consumatore dell’energia che produce. Una nuova figura che sta assumendo, e avrà sempre più, un ruolo centrale. Come è comprensibile, argomenti in prospettiva di importanza capitale ma su cui, finora, il governatore Schifani non ci ha fornito segnali tangibili di confronto. Come sempre, siamo a disposizione, anche per illustrare quali sono i nostri intendimenti, a chi ce lo chiede. Ma se il muro resta invalicabile, e sinceramente non ne capiremmo le ragioni, resta difficile potere avviare qualsiasi interlocuzione su questa come su altre tematiche di ampio respiro per lo sviluppo e la crescita della nostra isola”.

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