Presentato in municipio uno degli appuntamenti più prestigiosi della Pasqua 2023 a Caltagirone: la Passione di Cristo, la rappresentazione teatrale della Compagnia La Scala che, col patrocinio del Comune, andrà in scena domenica 2 aprile, a partire dalle 20,30: inizio davanti al Carcere Borbonico (Discesa Sant’ Agata), prosieguo lungo il Ponte San Francesco e conclusione sulla scalinata della Chiesa dell’Immacolata, uno scenografico palco naturale sul quale si alterneranno oltre 80 fra attori e figuranti, che daranno vita alle fasi salienti della Passione di Gesù. A loro, nella fase della Resurrezione, si aggiungeranno i bambini dell’Istituto comprensivo “Alessio Narbone”, nel segno della continuità dell’evento con le nuove generazioni. Regia di Giacomo Barletta, direzione artistica di Giovanni Canfailla.
Le caratteristiche salienti della manifestazione, giunta quest’anno alla sua 25esima edizione (è stata quasi ininterrottamente proposta dal 1994), sono state illustrate dal sindaco Fabio Roccuzzo (“E’ un forte elemento identitario della nostra città – ha dichiarato il primo cittadino -, con una grande capacità di coinvolgimento e mobilitazione”), dall’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco (“Ci sono tutte le condizioni, e in questa direzione ci stiamo adoperando, perché la Settimana Santa di Caltagirone, compresa la Passione, venga inserita fra le eredità immateriali siciliane”), dalla dirigente del Comprensivo “Narbone” Tecla Guzzardi (“Vogliamo concorrere a diffondere bellezza e la partecipazione dei nostri piccoli studenti a un evento così sentito della comunità risponde pure a questo intento”), dal consulente al Turismo Aldo Lo Bianco, che ha sottolineato “l’innegabile richiamo anche turistico di una rappresentazione che è un appuntamento irrinunciabile della Pasqua calatina”. Il presidente di Genius Loci Luigi Falcone ha evidenziato come l’associazione, “secondo la propria mission che è quella di promuovere la città e le sue migliori tradizioni, dia il proprio contributo alla manifestazione”. Per il presidente dell’associazione La Scala Giovanni Canfailla “il raggiungimento del significativo traguardo delle 25 edizioni è motivo di orgoglio e aiuta a rafforzare ancora di più il legame fra la nostra associazione, con i suoi volontari, e la città”. “In questi 29 anni – ha chiosato don Salvatore Abbotto, presidente onorario de La Scala e colui dalla cui intuizione la rappresentazione nacque nella parrocchia ex Matrice – c’è stato pure qualche momento difficile, che abbiamo però superato grazie allo spirito di fraternità e amicizia”.
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