“In Italia, in Sicilia, in questo momento, il lavoro c’è. Mancano alcuni lavoratori. Non solo relativamente alle competenze ma anche relativamente alla voglia di mettersi in gioco in determinati ambiti come quelli che, nella maggior parte dei casi, sono coperti e rappresentati dalla nostra organizzazione”. E’ quanto sostenuto oggi pomeriggio da Guido Lazzarelli, direttore centrale per le Politiche del lavoro e welfare di Confcommercio nazionale, aprendo i lavori della terza conferenza di sistema regionale che oggi, al Verdura resort di Sciacca, ha centrato l’attenzione sul momento riservato a direttori e dipendenti del sistema territoriale. Due i tavoli tecnici, dopo l’apertura dei lavori curata dal direttore regionale Confcommercio Sicilia, Enzo Costa. Il primo, che ha visto la presenza di Lazzarelli, ma anche di Liliana Astrologo di Edenred e Leonardo Cotronei di Wind Tre, ha soffermato la propria attenzione su “Lavoro e welfare: scenari presenti e futuri”. Il secondo, invece, ha analizzato i contorni di Confcommercio 5.0 con Luciano Gaiotti, direttore centrale Politiche e servizi per il sistema Confcommercio nazionale e direttore Edi Confcommercio, il digital innovation hub dell’organizzazione di categoria, e Fabio Fulvio, responsabile settore Marketing, innovazione e internazionalizzazione di Confcommercio nazionale. La questione principale, è stato rilevato, e questo è ancora più evidente sul territorio siciliano, è che esiste prima di tutto un problema di scarsa consapevolezza. Come se non bastasse, le imprese più mature dal punto di vista della consapevolezza incontrano un successivo scoglio dato dalla scarsa alfabetizzazione digitale e dalla mancanza di competenze sia tra i dipendenti che tra gli imprenditori. Inoltre, le infrastrutture di connettività influiscono sui divari territoriali e sulla competitività delle imprese. Tra l’altro, risulta fin troppo evidente che i servizi digitali della Pubblica amministrazione costituiscono un elemento sostanziale per aumentare la qualità della vita dei cittadini e l’efficienza delle imprese. Cosa fare per risolvere questa impasse? Servono soggetti che si posizionano tra istituzioni e imprese, per favorire l’innovazione e la digitalizzazione. C’è un mercato costituito principalmente da piccole imprese considerato ad alto rischio di fallimento, con data di scadenza come ha detto Gaiotti, se non procederanno con questa trasformazione. Per favorire questa trasformazione, digitale e tecnologica insieme del sistema produttivo, è indispensabile coinvolgere tutto il sistema delle imprese, dal terziario al manifatturiero. Domani mattina dalle 10, intanto, i lavori della terza conferenza di sistema proseguiranno con il momento istituzionale vero e proprio. I lavori saranno aperti dal presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti.
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