Ecco come cambierà l’ex quartiere Matrice – Sant’Agostino. L’innovativo progetto del Comune insieme all’Università di Catania con un finanziamento di 7,9 milioni di euro del Pnrr

Presentati stamani, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, i lavori (già aggiudicati e di imminente avvio), finanziati al Comune di Caltagirone per 7.943.180,00 euro col Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza) e finalizzati all’incremento della qualità del decoro urbano e alla rifunzionalizzazione eco-sostenibile del quartiere ex Matrice – Sant’Agostino (area Unesco).
Gli interventi, che permetteranno di dare corpo al progetto redato dall’Ufficio tecnico comunale con la consulenza tecnico-scientifica specialistica della Struttura didattica speciale (Sds) di Siracusa in Architettura e patrimonio culturale dell’Università di Catania, sono stati illustrati dal coordinatore scientifico della convenzione Unict – Comune di Caltagirone, Vito Martelliano. Consisteranno: nella riqualificazione degli spazi pubblici tramite la ripavimentazione in pietra lavica di strade, scalinate e piazze; nell’efficientamento energetico (due impianti fotovoltaici, che renderanno autosufficienti i costruendi edifici), oltre che nell’interramento delle linee elettriche di pubblica illuminazione e nell’installazione di mensole artistiche di supporto alla nuova illuminazione a Led; nella realizzazione di un parcheggio pubblico a servizio dei residenti lungo la via Monsignor Gerbino (18 posti auto, uno dei quali per disabili); nella costruzione, sotto la stessa via Monsignor Gerbino, di un hub per bus turistici con annesso punto d’accoglienza per i visitatori, a servizio del Museo regionale della Ceramica, che avrà la sua sede definitiva nell’immobile di Sant’Agostino, già in fase avanzata di ristrutturazione; nella creazione di un centro sociale prospiciente la via Serbatoio dopo la demolizione di alcuni edifici fatiscenti, le cui procedure di acquisizione da parte del Comune sono avvenute tutte attraverso bonari componimenti; nella riqualificazione dell’area a verde soprastante l’area dell’antico serbatoio dell’acquedotto comunale (alle spalle del Museo).
“Questo progetto – ha detto il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo – è un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni permetta di sfruttare al meglio le risorse del Pnrr. E’ un intervento che si va a realizzare, grazie alla progettazione della struttura didattica speciale in Architettura e Patrimonio culturale, proprio nel cuore di Caltagirone, che permetterà di rigenerare un intero quartiere a beneficio dei residenti e dei tanti turisti che ogni anno scelgono di visitare questa splendida meta. In tal modo, confermiamo la vocazione propria di “Ateneo del territorio” dell’Università di Catania, che risponde alle esigenze delle comunità combinando la professionalità tecnica con l’orgoglio di contribuire a rilanciare questa terra».
“La nostra struttura didattica – ha sottolineato il presidente Sds di Architettura e Promozione culturale Fausto Carmelo Nigrelli – intende offrire supporto allo sviluppo del territorio, grazie alle oltre 30 convenzioni sottoscritte con enti pubblici e privati di tutta la Sicilia, coinvolgendo nelle attività di ideazione e progettazione i giovani architetti e ingegneri e, attraverso i tirocini, anche gli studenti e i neolaureati. La riqualificazione del quartiere Matrice – Sant’Agostino ne è un mirabile esempio, ma presto avvieremo anche il progetto pilota per il restauro di una parte della Scala di Santa Maria del Monte”.
Si tratta di un progetto strategico – ha dichiarato il sindaco Fabio Roccuzzo -, con cui potremo riqualificare il tessuto urbano di un’area significativa sotto molteplici aspetti, primi fra tutti quelli turistici. Infatti gli interventi pongono al centro il Museo regionale della Ceramica, i cui interventi di ristrutturazione, a cura della Regione e della Soprintendenza, sono in fase avanzata. Grazie a questi lavori il quartiere diventerà punto di riferimento per i turisti, ma potrà essere protagonista di una netta inversione di tendenza anche da un punto di vista sociale, ripopolandosi di residenti, attività commerciali e altro. Ringrazio il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, i docenti universitari e quanti altri stanno dando il loro competente ed entusiastico contributo, l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana e ai Lavori pubblici, nonché vicesindaco, Paolo Crispino, il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Gianpaolo Sottile e il Rup Nello Ricupero per il significativo apporto a un’iniziativa con cui, entro il 2026 (data di conclusione dei lavori), potremo riqualificare aree di notevole interesse storico, ma oggi purtroppo degradate, creando servizi di qualità per i residenti e i visitatori”.





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