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Al via il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea. Undici proiezioni già nella seconda giornata

redazione caltagirone

Al via il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea. Undici proiezioni già nella seconda giornata

mercoledì 09 Ottobre 2024 - 18:56
Al via il Festival della Comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea. Undici proiezioni già nella seconda giornata

Accesi i riflettori sulla XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea, kermesse cinematografica di altissimo spessore culturale ideata e diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele – archeologa e sceneggiatrice lei, regista ed autore lui – nata dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto”.
Un elmo dorato decorato da foglie scure che richiamano motivi antichi, simboli di vita e di continuità di un’archeologia viva e pulsante, è l’elegante immagine dell’edizione 2024 realizzata dall’illustratore Pierluigi Longo che, sintetizzando il concept della XIV edizione “Un patrimonio da salvare”, invita a riflettere sulla relazione tra storia e modernità.
«Maurizio Bettini scriveva che se è vero che i monumenti hanno bisogno di essere salvaguardati dal deterioramento e dalla distruzione altrettanto fondamentale è l’esercizio della “memoria culturale” – dicono i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele -, ovvero quella consapevolezza diffusa del passato, condivisa da una certa comunità, che risulta non soltanto dalla conoscenza storica degli eventi trascorsi, ma anche dal patrimonio di racconti, tradizioni, immagini che formano la “coscienza culturale” della comunità stessa. Partendo da questa riflessione, ecco farsi strada il leitmotiv di quest’anno, condensato nell’espressione: un patrimonio da salvare. È il filo rosso che si dipana attraverso la kermesse cinematografica, gli incontri e le tavole rotonde, le attività di formazione e di intrattenimento. Ogni segmento del ricco cartellone di questa edizione – concludono – si confronta con questa tematica, tanto urgente quanto complessa, e la comunica secondo un
linguaggio rinnovato».
Il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, inaugurato mercoledì 9 alle ore 17 al Teatro della Legalità di Licodia Eubea dai direttori artistici con Giacomo Caruso, presidente dell’Archeoclub di Licodia Eubea, Santo Randone, sindaco di Licodia Eubea, Giuliana Pepi, assessora comunale al Turismo sport e spettacolo e Donatella Irene Aprile, soprintendente dei Beni culturali di Catania.
Si entrati subito nel vivo con la proiezione di 5 dei 40 i film in programma (di cui 4 fuori concorso): partiti subito con la prima nazionale “Naachtun. Le Royaume Maya révélé” (Francia, 2024) del regista francese Jean-Baptiste Erreca, specializzato nella produzione di documentari dedicati all’archeologia e all’etologia,
e con la proiezione in prima regionale di “Calattubo. Memorie da salvare” (Italia, 2024) dell’antropologo e documentarista palermitano Lorenzo Mercurio che racconta l’area archeologica di Alcamo (Tp) attraverso la voce di alcuni componenti dell’associazione che la cura e ne rende fruibile una parte. Dalle ore 21.15 nel Teatro della Legalità si potrà assistere alla prima proiezione assoluta di “Palombara. Il borgo delle ciliegie” (Italia 2024), documentario inedito sul rapporto millenario tra la Sabina e l’antica Roma dei documentaristi Diego D’Innocenzo (che presenzierà alla proiezione) e Francesco Giannetti; alla prima regionale de “Il serparo” (Italia 2024) di Alessio Consorte dedicato al borgo abruzzese che celebra la Festa di San Domenico Abate, santo protettore dal morso dei serpenti, e la prima regionale di “Quest for Midas” (Turchia 2023) documentario del regista e produttore turco Kadir Uluç che ha seguito per un giorno il lavoro di una squadra di archeologi impegnata sugli scavi di Gordion, a 70 chilometri da Ankara, in Turchia.
Tra le due proiezioni nei locali dell’Ex chiesa di San Benedetto e Santa Caterina inaugurata la mostra fotografica “Nescienza” dell’artista sperimentale Daniele Cascone. Il concetto di nescienza, proveniente dal latino “nescientia”, qui è inteso ben oltre la mera mancanza di conoscenza. Incarna una profonda forma di ignoranza, l’incapacità radicata di afferrare il vero significato della nostra esistenza. Questa dimensione di non-conoscenza è il nucleo su cui si costruisce il senso di assurdità che pervade la nostra esperienza. Le opere dell’artista – propenso a sperimentare mescolando tecniche digitali con strumenti tradizionali interessandosi a fotografia, stop-motion e video – pur appartenendo a periodi, stili e riflessioni differenti, contengono degli elementi di raccordo: il legame con i simboli, il gusto per l’assurdo e il bizzarro e, non meno importante, il sottile legame ai temi esistenziali, di cui quella nescienza sopra citata, è un aspetto centrale. Il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico proseguirà a Licodia Eubea fino a domenica 13 ottobre e quest’anno per la prima volta prevede uno spin-off a Chiaramonte Gulfi (Rg), sabato 19 ottobre.

Il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea entra nel vivo della programmazione. Non solo cinema, dunque, ma anche una serie di appuntamenti che arricchiscono e diversificano l’ampio programma messo a punto dai direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele per la seconda giornata di questa XIV edizione.
Undici le proiezioni in programma giovedì 10 ottobre, suddivise tra mattina, pomeriggio e sera, che saranno inframmezzati da un laboratorio didattico rivolto a studenti di ogni ordine e grado, da una masterclass in regia e da un importantissimo incontro dedicato al prezioso territorio di Licodia Eubea.
La seconda giornata della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, inizierà alle ore 9 con la proiezione di cinque film in concorso. Sul grande schermo del Teatro della Legalità saranno proiettati, nell’ordine, “Future Memories” (Italia, 2024) di Donatella Altier; “Hema. Una storia di castellieri” (Italia, 2022) di Francesca Mucignato; “Gegone, inside the Museum – Kore” (Grecia, 2022) di Giannis Zhonga; “Dans le secret des hiéroglyphes. Les frére Champollion” (Francia, 2022) di Jacques Plaisant e la prima nazionale di “Through the legend that I live in. The timeless beat of Mytilene castle” (Grecia, 2023) di Lydia Tsenta. Seguiranno i laboratori didattici rivolti alle scolaresche che, condotti dall’archeologa preistorica ed esperta in didattica Concetta Caruso, avranno l’opportunità di “toccare con mano” alcuni dei contenuti proposti durante le proiezioni cinematografiche del matinée. Nel pomeriggio, alle ore 15, è in programma la masterclass in regia “La terza dimensione della storia. Le antiche aree sotterranee: ricerca ed opportunità” (ingresso libero fino ad esaurimento posti) – rivolta agli studenti di discipline umanistiche e della comunicazione, in Scienze della formazione, del turismo e delle Accademie di Belle Arti, ma anche a professionisti della comunicazione culturale, della produzione audiovisiva e della formazione – tenuta da Massimo D’Alessandro, autore e regista di documentari, video teatrali, servizi televisivi di avventura, esplorazione e ricerca subacquea.
Nel secondo turno di proiezioni, al Teatro della Legalità a partire dalle ore 16, si potrà assistere a tre film italiani: “L’Ottava Sfera. La miniera millenaria” (Italia, 2024) di Claudia Crema; “Big John” (Italia, 2023) di Dorino Minigutti e Davide Ludovisi; “Approdi” (Italia, 2024) di Lorenzo Scaraggi. Alle ore 18.30 è previsto l’importante incontro “Le grotte di Licodia Eubea. Ricerca, tutela e valorizzazione di un territorio” durante il quale saranno presentati i risultati di uno studio condotto sugli scavi delle Grotte di Marineo (situate a pochi chilometri da Grammichele, ma ricadenti sul territorio di Licodia Eubea) e al quale parteciperanno Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania; Orazio Palio, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Catania; e Antonio Barone autore ed esperto Pnrr Beni Culturali del comune di Licodia Eubea. Gli scavi che nel 1988 interessarono l’area di Marineo portarono all’individuazione e all’esplorazione di quattro grotte carsiche formate dall’erosione marina, frequentate alcune in età bizantina e medievale, altre anche in età preistorica. Qui, a partire dal 2017, sono state condotte nuove attività di ricerca da parte della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, in collaborazione con l’Università di Catania. All’incontro seguirà l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Civico “Antonino Di Vita”.
Dopo l’aperitivo al Polo culturale della Badia, un classico appuntamento del Festival durante il quale è possibile apprezzare i prodotti enogastronomici locali ed incontrare in rilassatezza le delegazioni artistiche dei film in concorso, la giornata si concluderà con altre tre proiezioni: “The tinsmith” (Turchia, 2023) di Havva Okutan proiettato in prima nazionale; “Ugra Tales” (Federazione Russa, 2023) di Alexander Avilov proiettato in prima nazionale e la prima assoluta di “The city of the wolves… or of the light” (Bulgaria, 2024) di Diana Gergova.
I FILM DI GIOVEDI’ 10 OTTOBRE
Future Memories (Italia 2024, 12′) di Donatella Altier Tre uomini, Aleksander, Martin e Francesco. I primi due si incontrano nel campo di concentramento di Sachsenhausen negli anni ’40. Il terzo è un pianista che vive oggi a Barletta in provincia di Bari. Eppure le vite dei tre uomini sono legate da un filo rosso che le ha tenute insieme creando un piccolo miracolo. Nel campo di concentramento di Sachsenhausen, il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz immagazzina nella sua memoria prodigiosa 770 canzoni create dai suoi compagni di deportazione, ripetendole continuamente per anni sottovoce tra le labbra per non dimenticarle; sarebbe impazzito se, dopo la liberazione, una infermiera non si fosse messa al suo fianco durante la convalescenza in ospedale e non gli avesse “svuotato” la memoria fissando sulla carta musica e testi.
Prima regionale Hema. Una storia di castellieri (Italia 2022, 70′) di Francesca Mucignato Consulenza scientifica: Lidia Rupe Produzione: ArcheoMedi@Story Prima della nascita di Trieste le terre del Caput Adriae erano già abitate dai nostri antenati, la popolazione dei castellieri. Hema è una bambina che vive nell’età del Ferro nel castelliere di Elleri (posto a metà sul confine tra l’Italia e la Slovenia nei pressi del Comune di Muggia -Trieste) e come tutti i bambini di ogni tempo si affeziona ad un animaletto che trova per caso. Il padre, un commerciante di sale, diviene il protagonista di un triste rito che Hema, in una sorta di gioco, imiterà. Ma un parallelismo ai giorni nostri vede un’altra bambina simile ad Hema, che trovandosi in gita didattica presso lo stesso castelliere, riporta alla luce per caso un reperto che evocherà un legame emozionale con il passato. Presente in ogni epoca la figura di un rapace che sovrintende dall’alto le vicende umane attorno al castelliere e alla necropoli ad incinerazione di Santa Barbara, località nel Comune di Muggia –Trieste. Trailer: https://youtu.be/UeciGzrhf2w?si=dZWec3_Uav9ghvmZ
Prima regionale Gegone, inside the Museum – Kore (Grecia 2022, 6′) di Giannis Zhonga Produzione: Hellenic Broadcasting Corporation
Corto animato in stop motion. Elpida (Speranza), una a solitaria ragazzina in sedia a rotelle, arriva con la sua classe al Museo dell’Acropoli. Qui resta affascinata dalla statua di una bellissima Kore a cui però…mancano braccia e gambe. La statua si anima e fa amicizia con la bambina, raccontandole la sua storia
Dans le secret des hiéroglyphes. Les frére Champollion (Francia 2022, 52′) di Jacques Plaisant
Consulenza scientifica: Karine Madrigal e Vincent Rondo Produzione: TSVP -Tournez s’il vous plait
Duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egiziani, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della storia dell’umanità. Quello che non è noto è che dietro questo genio si cela un’altra figura: è Jacques-Joseph, il fratello maggiore della famiglia Champollion. Il recente studio degli archivi di famiglia getta nuova luce su questa avventura intellettuale di decifrazione. È alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e della lettura dell’epistolario di Jean-François Champollion e suo fratello che la vita di questo genio può essere riletta.
Prima nazionale Through the legend that I live in. The timeless beat of Mytilene castle (Grecia 2023, 17′) di Lydia Tsenta
Produzione: Ludens Creative
Il castello di Mitilene esiste da secoli: dall’antichità ad oggi, esso rappresenta l’emblema della città di Mitilene. Sui suoi muri sono state scritte migliaia di storie: ci raccontano la vita del castello, ne restituiscono le voci, che rivivono attraverso il nostro protagonista, che si aggira al suo interno e ne simboleggia l’anima, condividendo con noi quanto vorrebbe tramandare alla conoscenza delle generazioni future. Il castello, una presenza ancora forte ai nostri giorni, “rivendica” il proprio posto nella vita contemporanea. Il tempo e gli eventi possono averlo segnato, ma la storia che rivelano è preziosa e non va dimenticata. Oggi il castello di Mitilene sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia, rinasce, continuando a elaborare nuovi percorsi culturali nella vita contemporanea.
L’Ottava Sfera. La miniera millenaria (Italia 2024, 25′) di Claudia Crema
Scoperta casualmente nel 1986 in località “Il Forcellino” presso i Piani dei Resinelli, sopra Lecco, l’Ottava Sfera vantò per vari anni il primato di più antica miniera di Lombardia datata con certezza. Risalente al 1200, la miniera venne sfruttata per l’estrazione di galena argentifera, da cui si ricavava l’argento. L’ingresso è ubicato in una stretta frattura alla base di una parete rocciosa che strapiomba per centinaia di metri sull’abitato di Lecco, e gli speleologi che per primi ne varcarono la soglia, dopo un millennio di abbandono, dovettero superare un complicato reticolo di cunicoli e gallerie. Alcune di esse apparvero curiosamente chiuse da cumuli di pietre, si capì in seguito che fu opera di antichi minatori convinti che, con la chiusura delle gallerie ormai sterili, si potesse favorire la ricrescita della vena mineralizzata. Il documentario racconta le vicende di questo sito e di altre realtà minerarie più recenti disseminate su quel territorio, arricchendo l’opera con una serie di interviste e testimonianze rilasciate da studiosi ed esperti in materia per narrare questa affascinante storia risalente a quasi mille anni fa. Trailer: https://youtu.be/2Obih_UYcT4?si=4kUwAyHtyeLqYNyP
Prima regionale Big John (Italia 2023, 52′) di Dorino Minigutti e Davide Ludovisi
Produzione: Agherose sr
Big John è a pezzi. Bisogna ricostruirlo alla svelta, perché vale milioni di dollari. Big John è il più grande dinosauro triceratopo mai scoperto. Una piccola azienda familiare a Trieste, nel Nord Italia, ha pochissimo tempo per preparare l’immenso scheletro destinato a un’asta internazionale a Parigi. Per Flavio, il socio Iacopo e l’intero team è l’ impresa di una vita. Trailer: https://youtu.be/_VApdPac20w?si=KzrTNcEazBXcjbwA
Prima regionale Approdi (Italia 2024, 45′) di Lorenzo Scaraggi
Consulenza scientifica: Nicolò Carnimeo Produzione: Omero su Marte
Approdi è un viaggio geopoetico lungo le coste pugliesi ispirato a Breviario Mediterraneo di Matvejević. Nicolò Carnimeo, a bordo della sua barca a vela, incontra intellettuali e scrittori: Alessandro Vanoli a Monopoli, Rita Auriemma a Egnazia, Roberto Soldatini a Trani, Lucio Caracciolo a Bari, Enrica Simonetti a Giovinazzo, Bjorn Larsson a Brindisi. Approdi è una dichiarazione d’amore al mare della Puglia, ai suoi porti e alle sue coste. Trailer: https://youtu.be/QMwA01vCPNM?si=dVep0YhjUVN69AVX
Prima nazionale The tinsmith (Turchia 2023, 11′) di Havva Okutan
Consulenza scientifica: Bülent Vardar e Attila Erden Produzione: Mehmet Ali Aksoy e Sefika Okutan
Recep Öztekin vive ad Antalya ElmalÄ ed è, secondo tradizione di famiglia, uno stagnino. Nel film il maestro Recep condivide con il pubblico le sue esperienze, raccontando in che modo abbia appreso questa professione dal nonno e dal padre, e di come il suo mestiere stia andando avanti oggi che l’interesse per la lattoneria è diminuito. Nel film Recep parla dell’attività della bottega di famiglia, del futuro di questa professione in relazione allo sviluppo tecnologico, e dei suoi problemi, tra cui la mancanza di qualcuno che erediterà questo sapere dopo di lui.
Prima nazionale Ugra Tales (Federazione Russa 2023, 90′) di Alexander Avilov
Produzione: Innosocium Foundation
Un film sugli abitanti dell’Ugra: Khanty, Mansi e Russi che hanno scelto di vivere nella loro terra. Cinque eroi per cinque storie
Prima assoluta The city of the wolves… or of the light” (Bulgaria 2024, 27′) di Diana Gergova
Consulenza scientifica: Diana Gergova Produzione: Clio Foudation
Il documentario riguarda la capitale spirituale e politica della tribù dei profeti della Tracia settentrionale, i Geti, fin dal primo millennio a.C. Scoperta dagli archeologi decenni addietro e identificata come “Dausdava” (la città dei lupi o della luce) dalla Tabula Nona di Claudio Tolomeo, è ancora poco nota. Il percorso attraverso “Dausdava”, tracciato secondo gli insegnamenti orfico-pitagorici sull’immortalità astrale, presenta le iconiche tombe-templi attraverso cui i Geti si resero immortali, i loro santuari e il paesaggio culturale.
Informazioni Ingresso gratuito Teatro della Legalità – piazza Papa Giovanni XXIII – Licodia Eubea (Ct) Ex Monastero di San Benedetto e Santa Chiara – piazza Stefania Noce – Licodia Eubea (Ct)
Teatro Leonardo Sciascia – corso Umberto I, 61 – Chiaramonte Gulfi (Rg)
Facebook: @festivallicodiaeubea Instagram: @festivallicodiaeubea Hastag: #FCCA2024
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ZeE3aGrf6Js

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