Domenica 19 gennaio Caltagirone si prepara a celebrare il 106º anniversario dell’Appello “Ai liberi e forti”, il manifesto lanciato il 18 gennaio 1919 da don Luigi Sturzo che segnò la nascita del Partito Popolare Italiano. Un momento cruciale nella storia politica e culturale italiana, che sancì l’impegno diretto dei cattolici nella vita politica del Paese, superando il “non expedit” imposto dalla Chiesa.
La giornata commemorativa, organizzata dall’Istituto di Sociologia e dalla Fondazione “Luigi Sturzo” di Caltagirone, sarà arricchita da tre appuntamenti di grande significato, alla presenza del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e vicepresidente del Consiglio dei ministri, Antonio Tajani. Il programma degli eventi
Le celebrazioni prenderanno il via alle 9:30 con una Santa Messa presso la Chiesa del Santissimo Salvatore, che ospita il Mausoleo di Luigi Sturzo. La celebrazione sarà presieduta dall’arcivescovo emerito di Monreale, monsignor Michele Pennisi, sottolineando la forte dimensione spirituale del sacerdote e statista calatino.
Alle 10:30, presso il cine-teatro Politeama, si terrà un convegno dal titolo *“Liberi e forti, l’attualità di don Luigi Sturzo”*. Moderato dal professore ordinario dell’Università di Messina Giacomo Pace, l’incontro vedrà la partecipazione del sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, e di figure istituzionali e religiose di primo piano: il presidente dell’Istituto di Sociologia “Luigi Sturzo”, Giacomo De Caro, e il presidente della Fondazione “Luigi Sturzo”, monsignor Michele Pennisi. Tra gli interventi, quello del consigliere ecclesiastico del Ministero degli Affari esteri, monsignor Marco Malizia, e le conclusioni affidate al ministro Tajani.
Il momento più atteso della giornata sarà alle 12:30, presso l’ex Carcere borbonico, ora sede del MuCiP – Museo Civico Pinacoteca. Qui il vicepresidente del Consiglio dei ministri inaugurerà un ologramma di don Luigi Sturzo, realizzato grazie all’iniziativa dell’Amministrazione comunale. L’ologramma, pensato per rendere più viva e accessibile la figura del sacerdote e politico calatino, sarà un’innovativa attrazione culturale e educativa per il territorio. L’eredità di don Luigi Sturzo
Don Luigi Sturzo, attraverso il suo Appello “Ai liberi e forti”, non solo pose le basi per un nuovo protagonismo dei cattolici in politica, ma lo fece attraverso una visione di partecipazione e inclusione che rimane attuale. Le celebrazioni del 106º anniversario rappresentano un’occasione per riscoprire i valori che animarono la sua azione, ma anche per riflettere sull’importanza della memoria storica come guida per il presente.
Caltagirone, terra natale di don Sturzo, si conferma ancora una volta custode della sua eredità, proponendo nuove forme di divulgazione attraverso la tecnologia, come l’ologramma, per avvicinare le nuove generazioni alla figura di un uomo che seppe coniugare fede, cultura e impegno civile.
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