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Finto matrimonio e assunzione fittizia per permessi di soggiorno: cinque denunciati dalla Digos di Catania

redazione caltagirone

Finto matrimonio e assunzione fittizia per permessi di soggiorno: cinque denunciati dalla Digos di Catania

martedì 14 Gennaio 2025 - 16:19
Finto matrimonio e assunzione fittizia per permessi di soggiorno: cinque denunciati dalla Digos di Catania

La Polizia di Stato di Catania, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, ha notificato nei giorni scorsi gli avvisi di conclusione indagine nei confronti di cinque persone accusate di aver organizzato un sistema fraudolento per il rilascio o il rinnovo di permessi di soggiorno a cittadini stranieri. *Le accuse*
L’indagine, condotta dalla Digos della Questura di Catania, ha messo in luce un’organizzazione criminale che operava nel territorio di Marsala, finalizzata a:
– Celebrare un matrimonio fittizio tra un cittadino tunisino di 52 anni e una giovane italiana affetta da patologie psichiatriche. – Simulare un rapporto di lavoro inesistente per permettere a un cittadino guineano, classe 1999, di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno.
Il tunisino, attualmente ricercato anche per altri reati legati all’immigrazione clandestina, aveva chiesto la complicità di due italiani (classe 1988 e 1992) per individuare una donna disponibile a contrarre un matrimonio fasullo. La cerimonia, celebrata nel novembre 2020 a Marsala, si è poi rivelata una mera finzione, dato che i due “coniugi” non coabitavano e l’uomo aveva una relazione con un’altra donna, connazionale, che, secondo le intercettazioni, si mostrava gelosa pur conoscendo la natura fraudolenta dell’unione. *Un “ufficio di collocamento” illegale*
Il 52enne aveva inoltre organizzato un sistema di assunzioni fittizie con la complicità di un imprenditore agricolo di Marsala (classe 1973). Quest’ultimo, in cambio di denaro, attestava falsi rapporti di lavoro per cittadini stranieri, come nel caso del guineano, consentendogli di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno tramite documenti falsificati. *Le indagini*
L’inchiesta, avviata nel 2020 e conclusa nel 2021, è nata da un monitoraggio sui cosiddetti “sbarchi fantasma”, volto a individuare eventuali cellule terroristiche sbarcate sulle coste siciliane. Durante le investigazioni, sono emerse le attività illecite sul territorio di Marsala, portando all’apertura di un procedimento penale.
Grazie a intercettazioni e altri strumenti investigativi, gli agenti hanno ricostruito l’intera rete criminale e le dinamiche attraverso cui venivano orchestrati i reati. *Conclusioni e provvedimenti*
Il Pubblico Ministero della Procura di Marsala ha emesso avvisi di conclusione delle indagini preliminari per i cinque soggetti coinvolti, accusati di reati quali:
– Favorire la permanenza illegale di cittadini stranieri. – Falsità ideologica. – Truffa mediante inganno.

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