Si è svolta stamani, a Catania, nella sede della Città metropolitana, la Conferenza provinciale dei sindaci, alla presenza dell’assessora regionale alla Sanità Daniela Faraoni, per discutere la proposta di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana. Nel merito, la proposta rappresentata dall’assessore regionale alla Sanità riduce i posti letto dell’ospedale di Caltagirone e, come sottolineato dai sindaci, non costruisce, come più volte richiesto, un corretto profilo di complementarietà con il vicino ospedale di Militello in Val di Catania. Più nello specifico, i posti letto del nosocomio di Caltagirone passano da 261 a 215, con una riduzione di ben 46 posti letto. Rilevato che, se paragonati ai posti letto di altri presidi ospedalieri, emerge un mantenimento di quelli di Acireale e un potenziamento dei posti letto esponenziale di Paternò, che passa da 28 a 63.
“Da troppo tempo, anno dopo anno – osservano i sindaci -, assistiamo a inaccettabili decurtazioni che ledono il diritto alla salute dei cittadini dei Comuni del Calatino. Esprimiamo tutto il nostro dissenso e la nostra preoccupazione per una proposta di rimodulazione che riteniamo insoddisfacente e non consona ai bisogni di ospedali delle aree interne che vivono una drammatica fase sociale ed economica e che, al contrario, necessitano di potenziamento e interventi di miglioramento”.
Su proposta del sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, accolta all’unanimità, la Conferenza non ha espresso parere e ha dato otto giorni di tempo ai sindaci per formalizzare le proprie proposte alla luce delle reali necessità del territorio, “prive di sterili e inutili campanilismi, ma al contrario imperniate sulla reale fotografia della qualità dell’offerta sanitaria ospedaliera, nell’intento di andare incontro ai bisogni dei cittadini e del personale medico e sanitario che con grande professionalità svolge quotidianamente il proprio lavoro”. I primi cittadini dei centri del Calatino chiedono che le proposte che saranno da loro formalizzate nei prossimi giorni siano sottoposte al vaglio della Giunta di Governo e della competente Commissione parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana.
“Chiediamo – dichiarano – che vengano rivisti i criteri utilizzati per la definizione della nuova rete ospedaliera e che vi sia coerenza tra il ruolo dei presidi e le risorse assegnate senza che si creino squilibri inaccettabili. Ribadiamo, infine, la necessità di attuare normativamente il blocco delle assunzioni negli ospedali che hanno un tasso di copertura della pianta organica del 70% per consentire l’arrivo di nuovi medici negli ospedali che vivono condizioni drammatiche, soprattutto nei settori dell’emergenza. Siamo pronti a fare la nostra parte ma non faremo nessun passo indietro rispetto alla necessità di salvaguardare e tutelare i nostri ospedali e il diritto alla salute dei nostri cittadini.
I sindaci del Calatino contrari alla proposta di rimodulazione della rete ospedaliera: “Riduce i posti letto”
venerdì 11 Luglio 2025 - 07:13
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