CALTAGIRONE – Una norma strutturale per il recupero e la valorizzazione del centro storico di Caltagirone, sul modello di quanto fatto in passato per Ragusa Ibla e Ortigia. È questa la richiesta avanzata dal sindaco Fabio Roccuzzo alla Regione Siciliana, con una nota inviata al presidente Renato Schifani, al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e ai capigruppo parlamentari.
L’obiettivo è chiaro: garantire investimenti stabili e continuativi per la riqualificazione del centro storico, riconosciuto Patrimonio Unesco per la sua storia millenaria e per le sue straordinarie peculiarità artistiche e architettoniche. “Una norma di questo tipo – sottolinea Roccuzzo – sarebbe determinante per avviare un percorso di recupero serio e duraturo, come è accaduto per Ragusa Ibla grazie alla legge regionale n. 61 del 1981, che ha permesso di attivare ogni anno fondi vincolati per il risanamento urbano”.
Il sindaco si dice pronto a essere ascoltato in audizione e invita il Governo regionale a guardare a Caltagirone con la stessa visione di lungo periodo che ha trasformato Ibla e Ortigia in modelli di rigenerazione urbana e culturale.
Il problema dello spopolamento
Caltagirone oggi affronta una delle sfide più critiche per i centri storici siciliani: lo spopolamento. In soli cinque anni la città ha perso oltre 1.200 residenti, passando dai 36.655 abitanti del 2018 ai 35.439 del 2023. Meno di 10.000 persone vivono nel cuore antico della città, un dato che fotografa un progressivo abbandono degli immobili storici e un indebolimento del tessuto sociale ed economico.
“Nonostante gli interventi già avviati, anche grazie ai fondi del Pnrr – spiega Roccuzzo – il fenomeno dell’abbandono non si è arrestato. Occorrono misure normative e finanziarie strutturali per restituire fiducia a chi vive nel centro storico e per attrarre nuovi residenti, italiani e stranieri, affascinati dall’incomparabile bellezza della nostra città”.
Un modello da replicare
Il primo cittadino propone quindi di replicare il modello virtuoso di Ragusa Ibla e Ortigia, dove strumenti legislativi e fondi regionali dedicati hanno consentito nel tempo un vero rilancio urbanistico, turistico e culturale. La sua visione è quella di un “Patto per Caltagirone”, che possa creare le condizioni per una rinascita graduale ma stabile, restituendo funzionalità e vita agli spazi storici, migliorando la qualità della vita dei residenti e rendendo la città della ceramica ancora più attrattiva.
“Solo attraverso un intervento organico e continuativo – conclude Roccuzzo – sarà possibile invertire la rotta e dare al nostro centro storico, simbolo della Sicilia barocca e patria di Don Luigi Sturzo, l’attenzione che merita”.
Caltagirone chiede alla Regione una norma strutturale per il centro storico: “Come per Ragusa Ibla e Ortigia”
mercoledì 05 Novembre 2025 - 13:25