CALTAGIRONE – Chiusura dell’anno scolastico anche per la “Scuola in Ospedale” del Presidio “Gravina”.
Sono stati 135 i bambini che hanno frequentato la “Scuola in Ospedale” durante la loro degenza ed hanno svolto attività educative/didattiche, per un totale di circa 200 giorni di scuola.
Nonostante il periodo di pandemia il servizio scolastico non ha subito variazioni nei tempi e nello svolgimento.
Presente da molti anni, presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale “Gravina”, la “Scuola in Ospedale” afferente all’ICS “Piero Gobetti” garantisce, secondo gli indirizzi del Ministero dell’Istruzione, il diritto allo studio ai piccoli degenti ricoverati, avvalendosi di spazi ben organizzati e attrezzati, e di ausili tecnologici quali LIM e tablet per lo svolgimento delle attività.
«L’intesa tra il nostro Istituto e l’Asp di Catania – afferma il prof. Giuseppe *Scebba*, dirigente scolastico dell’ICS “Piero Gobetti” – permette ai bambini ricoverati di non interrompere il percorso scolastico, attraverso la programmazione di attività didattiche e progettuali che hanno lo scopo, fra l’altro, di aiutare i bambini e le famiglie ad affrontare l’impatto con la malattia e il ricovero».
Nella sezione operano due docenti di Scuola dell’infanzia, con orario scolastico e una docente di Scuola primaria. È, inoltre, presente, una volta alla settimana, l’insegnante di religione cattolica.
«Sono particolarmente fiero di disporre di questo servizio di cui possono beneficiare solo pochi reparti nella nostra Regione – afferma il dr. Roberto *Giugno*, direttore dell’UOC di Pediatra -. La Scuola in Ospedale rappresenta uno strumento particolarmente utile per i piccoli ricoverati, in quanto oltre alla funzione educativa e pedagogica contribuisce a svolgere quella funzione di umanizzazione delle cure».
Valorizzando la lunga esperienza della “Scuola in Ospedale”, l’Istituto “Piero Gobetti” aggiunge anche il servizio di “Istruzione domiciliare” per i bambini che non possono frequentare la propria scuola, per brevi periodi, per motivi di salute.
«Il diritto alla salute, all’istruzione e al benessere sociale sono inscindibili e devono essere garantiti a ciascun bambino – afferma la maestra Carolina *Traversa*, referente della Scuola in Ospedale* -*. Questa premessa favorisce l’inizio e il costante rapporto di collaborazione fra insegnanti e personale sanitario, incontra la piena condivisione da parte dei medici e crea un clima sereno e coeso permettendo di offrire un servizio di cura efficiente».
Utili allo svolgimento delle azioni educative e didattiche sono le attrezzature tecnologiche, di cui la scuola è fornita, frutto di progetti svolti durante il percorso, che permettono di seguire i bambini sia negli spazi dedicati alla scuola, che i pazienti che devono rimanere a letto.
In quest’ultimo anno scolastico grazie a un nuovo progetto educativo, denominato *“Fondazione Sicilia per il Sud”* della Fondazione Sicilia, rivolto alle “Scuole in Ospedale” dei nosocomi pediatrici della Regione Sicilia, sono stati donati nuovi tablet per sostenere il servizio scolastico in Ospedale e l’istruzione domiciliare.
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