“Sai bene che i miei 20 anni sono vissuti nel migliore dei modi” così recitava un suo commento su Instagram, rivolto ad un amico. Ed è così che chi lo conosceva vuole ricordare “Peppino”… un ragazzo che amava la vita. I cui funerali sono stati celebrati questa mattina, in Cattedrale, nella Basilica san Giuliano. Adesso, di anni, Giuseppe Di Martino ne aveva 22. La sua vita, però, è stata stroncata a seguito del tragico incidente stradale che si è verificato dopo la partita della Nazionale, la cui vittoria aveva spinto lo stesso giovane a raggiungere il centro della città, assieme ad altri suoi amici, per andare a festeggiare. Dopo aver appreso la notizia, il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo, a nome dell’Amministrazione e della comunità tutta, aveva espresso “profondo e sentito cordoglio per questi drammatici accadimenti che hanno trasformato una notte di esultanza in una tragedia che ci ha colpito tutti”, manifestando la “piena vicinanza alla famiglia del giovane”.
“È per Te, questo bacio nel vento… Peppe, come recita Eros Ramazzotti. Questo bacio te lo manda la nostra comunità”… “Ed è così –afferma Jacopo Pampallona, anch’esso giovane caltagironese- che abbiamo mandato un ultimo saluto stamani al nostro concittadino. Uomini, donne, anziani, ragazze e ragazzi di ogni età hanno invaso piazza Umberto e si sono uniti a coloro i quali erano in Cattedrale, per l’ultimo saluto a Peppino. Nei volti di tutti, attoniti, si leggeva un senso di oscurità, paura, rabbia. Non c’è rassegnazione –aggiunge Jacopo-, ma solo tristezza e ancora forte incredulità. Eravamo a festeggiare lungo il viale Mario Milazzo, domenica sera 11 luglio, bandiere verso il cielo, cuori fieri della vittoria della Nazionale,allegria e vitalità, negli occhi dei giovani un grido di libertà, dopo mesi di chiusure e pandemia l’estate non potevamo inaugurarla meglio che con una vittoria. E ricordo ancora i cori da stadio con la mia ragazza e i miei amici –racconta ancora Jacopo Pampallona-, ma appena qualche minuto dopo… stranamente e ignaro di quanto fosse nel frattempo accaduto… ho iniziato a vedere gli stessi volti di coloro che esultavano… cambiare, trasformarsi, con un accenno di incredulità prima dello strazio.
E mentre continuavano a risuonare clacson in festa, i cori iniziavano a placarsi, le macchine iniziavano a scemare e così il clima di festa iniziava a prendere una piega diversa”.Questa mattina, ai funerali, in mezzo alla folla, altri giovani hanno detto: “Peppino? Lui è l’amico di tutti noi! Lo avremo sempre a fianco! Idealmente, anche chi non aveva un rapporto di amicizia con lui, lo avrà al proprio fianco, sarà l’angelo dei giovani e dei meno giovani”. Altri ancora lo ricordano così: “Era un ragazzo solare e splendido, capace di rallegrare le giornate altrui.” Il nostro personale abbraccio va ai famigliari, ai parenti e agli amici più stretti che sentono maggiormente il peso di questa perdita nella propria quotidianità. Salvo Cona
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