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Via libera dal Consiglio comunale di Caltagirone per pacchetto aiuti dopo covid-19. Ecco tutti i punti

redazione caltagirone

Via libera dal Consiglio comunale di Caltagirone per pacchetto aiuti dopo covid-19. Ecco tutti i punti

venerdì 05 Giugno 2020 - 19:12
Via libera dal Consiglio comunale di Caltagirone per pacchetto aiuti dopo covid-19. Ecco tutti i punti

Via libera all’unanimità, dal Consiglio comunale, a conclusione delle due sedute dedicate all’argomento, al pacchetto di interventi “per la ripresa economica e sociale post emergenza – Covid 19 della città di Caltagirone”, contenuti nella delibera adottata dall’Amministrazione comunale lo scorso 7 maggio, integrata da quattro emendamenti tecnici scaturiti dai lavori della I Commissione e proposti dall’ufficio (anch’essi approvati all’unanimità dall’assise) e dai sei emendamenti che, presentati dagli 8 consiglieri d’opposizione, hanno trovato il consenso della maggioranza. Gli altri 11 emendamenti proposti dall’opposizione sono stati, invece, respinti. 

Il piano di interventi riguarda otto punti: 1) Il Canone per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap), per il quale si dispone, sino al 31 dicembre ma con possibilità di estensione degli effetti a tutto il primo semestre 2021, l’esenzione a favore di operatori economici, alberghi e strutture ricettive, esercenti di bar, ristoranti e affini e attività turistiche. Esenzione Cosap anche a favore di singoli cittadini o di interi condomini in occasione dell’esecuzione di lavori edili per il ripristino delle facciate o di parte di esse; 2) Commercio su aree pubbliche: scompare la previsione dello spostamento, in via sperimentale e temporanea, del mercato del sabato nell’area recintata di via Cristoforo Colombo (area d’attesa della Protezione civile) e si impegna la Giunta “a istituire un tavolo tecnico per adottare tutte le misure che consentano la ripresa in sicurezza del mercato stesso”; 3) Tari: prevista una riduzione a favore degli operatori che hanno dovuto sospendere le proprie attività economiche. Inoltre, per il 2020, esenzione della prima rata dell’Imposta municipale propria – Imu; 4) Tassa di soggiorno: stabilita l’esenzione dal pagamento per il 2020; 5) Affitti degli immobili comunali: prevista l’esenzione dal pagamento dei canoni dovuti dagli operatori economici, dagli enti e dalle associazioni per l’utilizzo di immobili destinati a sale cinematografiche o per l’utilizzo di strutture e impianti sportivi, limitatamente al periodo che va dal 5 marzo e fino al termine della sospensione di utilizzo. Previsto pure un intervento di “moral suasion” dell’Amministrazione sui proprietari per calmierare i canoni di locazione degli immobili adibiti ad attività commerciali; 6) Spettacoli cinematografici: si autorizza il sistema “Drive in” di proiezione, concedendo senza oneri finanziari idonee aree pubbliche, anche da adeguare per l’esercizio di questa attività; 7) Servizi telematici: via libera alla creazione di uno sportello telematico con cui cittadini e professionisti possano interfacciarsi in maniera agile con la burocrazia comunale; 8) Acqua: contemplata l’istituzione di un tavolo tecnico con la Sie, la società che gestisce il servizio idrico, per rinegoziare e tariffe applicate e le modalità di esazione per gli operatori economici maggiormente colpiti dalla crisi provocata dal Covid 19.

Serrato il dibattito sugli emendamenti, in particolare su quello relativo all’ipotesi di spostamento del mercato, che l’assessore Francesco Caristia ha precisato essere ormai superata perché avanzata, “in via assolutamente temporanea”, in quel particolare momento di emergenza (ai primi di maggio) “per consentire agli ambulanti di lavorare comunque”. I consiglieri d’opposizione hanno sostenuto la necessità di cassare dal provvedimento anche la semplice ipotesi, “trattandosi di una problematica complessa che non può essere introdotta in maniera così surrettizia e deve essere oggetto di adeguate riflessioni e concertazione”. Sulla permanenza del mercato nella sede tradizionale tutti i consiglieri si sono, in sostanza, detti d’accordo.

            I lavori hanno a lungo impegnato il Consiglio, registrando gli interventi, in molti casi a più riprese, dai banchi dell’opposizione, di Vincenzo Di Stefano, Cristina Navarra, Elisa Privitera, Marco Failla, Mario Polizzi, Aldo Lo Bianco, Piergiorgio Cappello e Simone Amato  e, da quelli della maggioranza, del presidente della I Commissione Roberto Gravina, di Sergio Domenica, Sergio Gruttadauria, Vincenzo Gozza, Piera Iudica, Maria Di Costa, Valentina Messina e Giuseppe Carnibella. Intervenuto pure l’assessore Antonino Navanzino sull’emendamento dell’opposizione, approvato all’unanimità, “per una massiccia e capillare campagna di promozione turistica in sinergia col Distretto turistico del Val di Noto”.    

La soddisfazione del sindaco Ioppolo e del presidente Alparone

per l’ok al Piano di interventi per la ripresa economica e sociale

post emergenza Covid 19 della città di Caltagirone

“Il voto unanime del Consiglio sul provvedimento proposto dall’Amministrazione dimostra, ancora una volta, la capacità del civico consesso, sui temi importati, di mettere da parte la logica delle appartenenze politiche riconoscendo centralità all’interesse della città e delle sue intraprese economiche. Si tratta di una delibera significativa, che mira a sostenere la ripartenza delle attività produttive”. Così il presidente dell’assise cittadina, Massimo Alparone, sull’approvazione del Piano per la ripresa economica e sociale post emergenza Covid 19 della città. “Ringrazio tutte le forze politiche per aver dato il proprio contributo – conclude il presidente – le associazioni, gli ordini professionali e i sindacati che sono stati protagonisti dei tavoli tecnici promossi, durante le scorse settimane, dal sindaco e da me”.

Il sindaco Gino Ioppolo esprime “grande soddisfazione per l’ok del Consiglio che conferma la proposta della Giunta, interamente proiettata sul più rapido recupero e rilancio dell’economia locale per quanto di competenza del Comune. Anche la proposta di un sito alternativo per il mercato, formulata il 7 maggio, era finalizzata a non far perdere agli ambulanti occasioni di lavoro e di legittimo guadagno. Spiace, però – aggiunge il sindaco – rilevare come, ancora oggi, nel terzo millennio, vi sia chi tenti di strumentalizzare le fragilità economiche”.

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